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Sei grande. Sii libera. Giuseppe Mazzini e il suo insegnamento | Marco Adorni

«Prendere sul serio Mazzini»: a centocinquanta anni dalla morte del repubblicano genovese, questo è l’obiettivo del saggio filosofico politico di Marco Adorni, insegnante di lettere e ricercatore indipendente di storia del lavoro. Presentando Giuseppe Mazzini come un pensatore «metamoderno»1, il volume affronta in sette capitoli alcuni dei temi centrali del mazzinianesimo. I concetti di libertà, religione e rivoluzione, posti in relazione al rapporto tra «Realpolitik» e sovranità nazionale, vengono analizzati al fine di dimostrare come il «linguaggio del patriottismo» – individuato dall’autore come assunto centrale del pensiero politico mazziniano – «possa ancora dire molto all’Italia di oggi»2. Avvalendosi di alcune delle maggiori opere di Giuseppe Mazzini e della recente produzione saggistica dedicata al tema delle identità locali e globali, Sei libera. Sii grande si pone l’obiettivo di superare l’interpretazione storiografica tradizionale di un nazionalismo «illiberale e bellicista»3 e di rispondere all’attuale bisogno di «memoria del passato» e «senso di comunità»4. A tal fine, il volume di Marco Adorni è costruito secondo un impianto teorico ed argomentativo che invita il pubblico di lettori specialisti ed appassionati a «prendere le difese di uno dei plessi teorici più importanti del sistema mazziniano, quello dell’articolazione tra autodeterminazione nazionale, sovranità democratica e cosmopolitismo»5.

Dopo un breve accenno alla formazione giovanile giansenista, all’incontro con il socialismo francese ed al ruolo di protagonista svolto da Giuseppe Mazzini all’interno del dibattito politico anglosassone di metà Ottocento, l’autore individua nella critica novecentesca all’irrazionalismo romantico l’origine dell’attuale incapacità di «incontrare autenticamente la complessità di Mazzini»6 e di realizzare l’obiettivo ultimo del «teorepubblicanesimo»7: la costruzione di un sistema politico forte fondato sul riconoscimento di una norma morale nazionalmente valida perché espressione connaturata del sentimento patriottico.

L’interpretazione del sistema dottrinario di Giuseppe Mazzini proposta nel saggio Sei grande. Sii libera prende dunque le mosse dalla spogliazione del nazionalismo democratico da preconcette «motivazioni ideologiche di fondo»8 e dalla valorizzazione della «prescrizione etica»9 ascritta innanzitutto alla categoria del «Dovere». Quest’ultima, analizzata in conclusione al primo capitolo e successivamente ritrovata nello scritto Fede e Avvenire10, viene infine presentata come rimedio efficace alla coeva «espansione senza freni delle forze del capitale dell’hybris individualistica»11.

L’autore, condividendo la recente preoccupazione di Frank Furedi12 rispetto al precipitoso «disincantamento dell’umanità dalle proprie radici territoriali e temporali»13 e le dissertazioni teoriche di Michael Walzer ed Amy Gutmann in favore del mantenimento di confini territoriali, identitari e linguistici, presenta la propria lettura del patriottismo etico mazziniano come antidoto all’effimera idea di «cittadinanza globale»14 che, ispirata ad un sempre più diffuso e non meglio definito cosmopolitismo, permea il discorso pubblico attuale. Al fine di dimostrare la base teorica di tale proposta, lo sforzo di costruzione identitaria nazionale elaborato da Giuseppe Mazzini viene posto in relazione al rapporto tra «libertà e autorità, politica ed etica»15 delineato dalla tradizione liberale classica. Questa operazione, tuttavia, non si limita a ricalcare la già storiograficamente assodata reciprocità d’influenza tra il mazzinianesimo e le teorie di Alexis de Tocqueville e John Stuart Mill16. Nella sezione centrale del volume occupata dal capitolo «Natio», le idee di Mazzini vengono infatti accostate al principio nazionalista herderiano17 eliminando di fatto quell’esplosiva tensione tra patriottismo ed universalismo che sottende in realtà tutta la produzione politica del genovese. Nonostante il riferimento a parte dei principali studi dedicati alla genesi dottrinaria del mazzinianesimo (comprendenti, tra gli altri, gli ampi lavori di Giovanni Belardelli, Gaetano Salvemini, Eugenio Biagini, Salvo Mastellone e Roberto Balzani)18, questa riduzione del pensiero di Giuseppe Mazzini alla centralità della Nazione viene sostenuta dall’autore nell’analisi di Cosmopolitismo e nazione19, articolo edito nel 1847 dal quotidiano inglese «People’s Journal».

Nel complesso, la lettura unilateralmente nazionalista del pensiero mazziniano proposta in Sei libera. Sii grande presenta almeno due elementi di criticità. Il primo è metodologico. Una selezione limitata di fonti testuali di riferimento ed il loro confronto con una produzione saggistica rivolta specificamente ai problemi della contemporaneità – quali, ad esempio, l’ultimo saggio di Martha Nussbaum anch’esso dedicato al «bisogno di radicamento storico» chiesto da una società insofferente al «dispositivo di potere neoliberale e globalista»20 – porta con sé il rischio di produrre anacronismi. Il secondo è invece riferibile alla mancata contestualizzazione storica della produzione dottrinaria dell’Esule. Non considerare né la dimensione sovranazionale entro cui operò la progettualità repubblicana del XIX secolo21, né l’orizzonte europeo delle aspirazioni mazziniane può generare incomprensioni e letture parziali22. Del resto, ad esplicitare che il fine ultimo del proprio associazionismo politico non sia racchiuso nel solo costituirsi di un’identità nazionale libera ed indipendente è lo stesso Mazzini nell’esposizione del sopracitato Cosmopolitismo e nazione: «noi viviamo tutti per altri: l’individuo per la famiglia, la famiglia per la patria, la patria per l’Umanità»23. Affermando di seguito che «vita nazionale e vita internazionale non hanno ad essere che due manifestazioni d’un solo principio»24, è chiaro che l’elaborazione del sentimento patriottico costituisca propedeuticamente solo il primo stadio della graduale formazione di una consapevole coscienza democratica: da un lato, votata al solidarismo universale e, dall’altro, mediata dal riconoscimento della cultura identitaria europea25.


Notas

1 ADORNI, Marco, Sei grande. Sii libera. Giuseppe Mazzini e il suo insegnamento, Roma, Rogas Edizioni, 2022, p. 19.

2 Ibidem, p. 9.

3 Ibidem, p. 115. Il riferimento è a CHABOD, Federico, L’idea di nazione, Roma-Bari, Laterza, 1961.

4 ADORNI, Marco, Sei grande. Sii libera, cit., p. 161.

5 Ibidem, p. 115.

6 Ibidem, p. 87. I riferimenti sono a: GOBETTI, Piero, La Rivoluzione liberale. Saggio sulla lotta politica in Italia, a cura di SBARDELLA, Eugenio, Roma, Newton & Compton, 1998; GRAMSCI, Antonio, Quaderni del carcere, voll. I, III, Torino, Einaudi, 2007.

7 ADORNI, Marco, Sei grande. Sii libera, cit., p. 161, 110.

8 Ibidem, p. 76.

9 Ibidem, p. 54.

10 Ibidem, p. 97.

11 Ibidem, p. 55.

12 FUREDI, Frank, I confini contano. Perché l’umanità deve riscoprire l’arte di tracciare frontiere, Milano, Meltemi, 2021.

13 ADORNI, Marco, Sei grande. Sii libera, cit., p. 140.

14 Ibidem, p. 165.

15 Ibidem, p. 176.

16 MASTELLONE, Salvo, Mazzini and Marx: Thoughts upon Democracy in Europe, London, Praeger, 2003; ID., Mazzini scrittore politico in inglese: Democracy in Europe (1840-1855), Firenze, Olschki, 2004; ID., Pensieri sulla democrazia in Europa, Milano, Feltrinelli, 2007.

17 Ibidem, p. 133.

18 BIAGINI, Eugenio, BAYLY, Christopher (edited by), Giuseppe Mazzini and the Globalisation of Democratic Nationalism, 1830-1920, New York, Oxford University Press, 2008 (in particolare il saggio di MASTELLONE, Salvo, Mazzini’s International League and the Politics of the London Democratic Manifesto, pp. 93-104); BELARDELLI, Giovanni, Mazzini, Bologna, Il Mulino, 2010; SALVEMINI, Gaetano, Scritti sul Risorgimento, Milano, Feltrinelli, 1961; BALZANI, Roberto, L’apostolo della nazione: Giuseppe Mazzini, Bologna, 2011, URL: ˂http://www.prefettura.it/FILES/AllegatiPag/1168/Pub3_8%20Relazioni%20%20Lapostolo%20della%20nazi one%20-%20Giuseppe%20Mazzini.pdf/˃ [consultato il 9 giugno 2022].

19 MAZZINI, Giuseppe, Cosmopolitismo e nazione. Scritti sulla democrazia, l’autodeterminazione dei popoli e le relazioni internazionali, Stefano RECCHIA, Nadia URBINATI (a cura di), Roma, Elliot, 2011.

20 ADORNI, Marco, Sei libera. Sii grande, cit., p. 228. Il testo di riferimento è NUSSBAUM, Martha, Political Emotions: Why Love Matters for Justice, Cambridge, Harvard University Press, 2013.

21 BONVINI, Alessandro, Risorgimento Atlantico. I patrioti italiani e la lotta internazionale per le libertà, Roma-Bari, Laterza, 2022.

22 DELLA PERUTA, Franco, Mazzini e la Giovine Europa, Milano, Feltrinelli, 1962.

23 MAZZINI, Giuseppe, Scritti editi e inediti, vol. XI, Imola, Galeati Editori, 1906, p. 115.

24 Ibidem, p. 166.

25 Sull’europeismo di Giuseppe Mazzini cfr.: FRETIGNE, Jean Yves, Giuseppe Mazzini. Il pensiero politico, Firenze, Centro editoriale toscano, 2009; MASTELLONE, Salvo, Il progetto politico di Mazzini (Italia-Europa), Firenze, Leo S. Olschki, 1994; ID., Mazzini e la ‘‘Giovine Italia’’ (1831-1834), Pisa, Domus Mazziniana, 1960; SARTI, Roland, Giuseppe Mazzini. La politica come religione civile, Roma-Bari, Laterza, 2000.


Resenhista

Alice de Matteo – Attualmente dottoranda presso l’Università di Salerno con un progetto di ricerca dedicato alla storia del repubblicanesimo radicale europeo nel secondo Ottocento. L’interesse per la storia del mazzinianesimo e del movimento repubblicano del XIX secolo è stata sviluppata all’interno del lavoro di tesi magistrale discussa presso l’Università degli Studi di Milano e meritevole del riconoscimento speciale del Premio Spadolini Nuova Antologia 2021. URL: http://www.studistorici.com/progett/autori/#DeMatteo


Referências desta Resenha

ADORNI, Marco. Sei grande. Sii libera. Giuseppe Mazzini e il suo insegnamento. Roma: Rogas Edizioni, 2022. Resenha de: DE MATTEO, Alice. Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, v.50, n.2, p.120-124, 2022. Acessar publicação original [DR/JF]

Itamar Freitas

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